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Italiano B1_c3_B_IPH_FC

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Completa con ci e ne

 

- Sapete qualcosa dei nuovi studenti?

- No, non sappiamo niente.

 

- Cosa compreresti con questi soldi?

- comprerei una macchina nuova.

 

- Chi si occupa dei bambini?

- Se occupa mia moglie.

 

- Siete riusciti ad avvertire Luca?

- No, non siamo riusciti.

 

- Hai voglia di un gelato?

- No, non ho voglia.

 

- Avete parlato di politica?

- Sì, abbiamo parlato.

 

- Hai una penna da prestarmi?

- No, non l’ho.

 

- Ti sei ricordato di comprare il pane?

- Sì me sono ricordato.

 

- Quando vai a Roma?

- vado domani.

 

- Abbiamo deciso di comprare un regalo a Maria. Tu stai?

 

- Devo cambiare posto, non vedo molto bene da qui.

 

 -Chi ti ha parlato di questa cosa?

- Me ha parlato Marco ieri.

 

- Pensi spesso ai tuoi genitori?

- Sì penso sempre.

 

- Quando parlerai con Giulio?

- parlo domani.

 

- Che fai?

- Me vado, sono stanco.

 

Please answer all parts of the question.
View this question

Completa con ci e ne

 

- Sapete qualcosa dei nuovi studenti?

- No, non sappiamo niente.

 

- Cosa compreresti con questi soldi?

- comprerei una macchina nuova.

 

- Chi si occupa dei bambini?

- Se occupa mia moglie.

 

- Siete riusciti ad avvertire Luca?

- No, non siamo riusciti.

 

- Hai voglia di un gelato?

- No, non ho voglia.

 

- Avete parlato di politica?

- Sì, abbiamo parlato.

 

- Hai una penna da prestarmi?

- No, non l’ho.

 

- Ti sei ricordato di comprare il pane?

- Sì me sono ricordato.

 

- Quando vai a Roma?

- vado domani.

 

- Abbiamo deciso di comprare un regalo a Maria. Tu stai?

 

- Devo cambiare posto, non vedo molto bene da qui.

 

 -Chi ti ha parlato di questa cosa?

- Me ha parlato Marco ieri.

 

- Pensi spesso ai tuoi genitori?

- Sì penso sempre.

 

- Quando parlerai con Giulio?

- parlo domani.

 

- Che fai?

- Me vado, sono stanco.

 

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Pronomi combinati. Scegli il pronome giusto.

 

- Hai portato il libro a Dario?

- Sì,

ho portato.

 

- Hai dato le chiavi a Maria?

- Sì

ho date.

 

- Alessia vorrebbe il tuo numero di telefono.

posso dare?

 

- Non ho il tuo numero di telefono.

puoi dare?

 

- Dato che Carlo adora i libri di Camilleri,

ho regalato uno per il suo compleanno.

 

- Vi siete lavati le mani prima di pranzo?

- Certo,

siamo appena lavate.

 

- Abbiamo mangiato in questo ristorante perché

ha consigliato un amico.

 

- Quando si è tagliata i capelli Maria?

è tagliati proprio ieri.

 

- Quanti esami ti mancano alla fine del primo anno?

-

mancano solo due.

 

- Hai detto a Franco dove ci vediamo stasera?

- Sì,

ho detto.

 

- Chi ti ha regalato quei fiori?

-

ha regalati il mio ragazzo.

 

- Quanto zucchero hai messo nel caffè?

-

ho messo un cucchiaino.

 

- Hai comprato il regalo a Maria?

- Sì,

ho comprato.

 

- Mi piacciono le tue foto.

fai vedere?

 

- Mi hai mandato gli appunti?

- Sì,

ho mandati via e-mail ieri sera.

 

- Dove avete conosciuto Marta e Flavia?

-

ha presentate mio fratello.

 

- Se non conosci Claudio,

presento io!

 

- Ti sei ricordato di portarmi il libro?

- Sì,

sono ricordato.

 

- Chi ti ha detto questa cosa?

-

ha detta Fabio.

 

- Hai mandato la mail agli studenti?

- Sì,

ho mandata.

 

- Quando hai portato i documenti in segreteria?

-

ho portati stamani.

 

- L’insegnante vi ha portato i risultati dell’esame finale?

- Sì,

ha portati stamani.

 

- Se fai collezione di tazze,

porto una da Firenze.

 

- Volete un caffè?

preparo subito!

 

- Ragazzi, mi avete preparato la lista con i vostri indirizzi e-mail?

- Sì,

abbiamo mandata ieri via e-mail.

 

- Chi mi presta una penna rossa?

-

presto io.

 

- Ho dimenticato il libro a casa. Chi

presta uno, per favore?

 

- Quanto zucchero metti nella crostata?

-

metto un etto.

 

- Se vuoi le pesche,

compro io.

 

- Quanti libri!

regali uno?

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Pronomi combinati. Scegli il pronome giusto.

 

- Hai portato il libro a Dario?

- Sì,

ho portato.

 

- Hai dato le chiavi a Maria?

- Sì

ho date.

 

- Alessia vorrebbe il tuo numero di telefono.

posso dare?

 

- Non ho il tuo numero di telefono.

puoi dare?

 

- Dato che Carlo adora i libri di Camilleri,

ho regalato uno per il suo compleanno.

 

- Vi siete lavati le mani prima di pranzo?

- Certo,

siamo appena lavate.

 

- Abbiamo mangiato in questo ristorante perché

ha consigliato un amico.

 

- Quando si è tagliata i capelli Maria?

è tagliati proprio ieri.

 

- Quanti esami ti mancano alla fine del primo anno?

-

mancano solo due.

 

- Hai detto a Franco dove ci vediamo stasera?

- Sì,

ho detto.

 

- Chi ti ha regalato quei fiori?

-

ha regalati il mio ragazzo.

 

- Quanto zucchero hai messo nel caffè?

-

ho messo un cucchiaino.

 

- Hai comprato il regalo a Maria?

- Sì,

ho comprato.

 

- Mi piacciono le tue foto.

fai vedere?

 

- Mi hai mandato gli appunti?

- Sì,

ho mandati via e-mail ieri sera.

 

- Dove avete conosciuto Marta e Flavia?

-

ha presentate mio fratello.

 

- Se non conosci Claudio,

presento io!

 

- Ti sei ricordato di portarmi il libro?

- Sì,

sono ricordato.

 

- Chi ti ha detto questa cosa?

-

ha detta Fabio.

 

- Hai mandato la mail agli studenti?

- Sì,

ho mandata.

 

- Quando hai portato i documenti in segreteria?

-

ho portati stamani.

 

- L’insegnante vi ha portato i risultati dell’esame finale?

- Sì,

ha portati stamani.

 

- Se fai collezione di tazze,

porto una da Firenze.

 

- Volete un caffè?

preparo subito!

 

- Ragazzi, mi avete preparato la lista con i vostri indirizzi e-mail?

- Sì,

abbiamo mandata ieri via e-mail.

 

- Chi mi presta una penna rossa?

-

presto io.

 

- Ho dimenticato il libro a casa. Chi

presta uno, per favore?

 

- Quanto zucchero metti nella crostata?

-

metto un etto.

 

- Se vuoi le pesche,

compro io.

 

- Quanti libri!

regali uno?

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Comparativi e superlativi: che o di?

 

Il lago di Como è meno esteso

lago di Garda

Gino Paoli ha composto canzoni più romantiche

ritmiche

Luca è meno alto

bello

Parlare in una lingua straniera è meno difficile

scriverla

Jovanotti è più giovane

Claudio Baglioni

L’ultima canzone di Guccini è meno bella

precedenti

Firenze è più grande

Pisa

Maria ha più gonne

camicie

Correre è più faticoso

camminare

Fabio è più simpatico

bello

 

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Comparativi e superlativi: che o di?

 

Il lago di Como è meno esteso

lago di Garda

Gino Paoli ha composto canzoni più romantiche

ritmiche

Luca è meno alto

bello

Parlare in una lingua straniera è meno difficile

scriverla

Jovanotti è più giovane

Claudio Baglioni

L’ultima canzone di Guccini è meno bella

precedenti

Firenze è più grande

Pisa

Maria ha più gonne

camicie

Correre è più faticoso

camminare

Fabio è più simpatico

bello

 

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Coniuga i verbi al tempo appropriato (passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo)

1. ieri (io/essere) stanco perché il giorno prima (lavorare) troppo.

2. (noi/finire) di mangiare da poco quando Carlo (entrare) : (essere) ­­­­­­ pallidissimo e tutti noi (preoccuparsi) , ma lui (dire) che (stare) bene.

3. Ieri mattina io (svegliarsi) tardi perché la sera prima (andare) a una festa e (fare) le ore piccole.

4. Prima di oggi non (io/mangiare) mai un risotto così buono. Dove (tu/imparare) a cucinare così bene? questo piatto (essere) proprio delizioso.

5. (io/vedere) un uomo che (correre) per strada e (gridare) perché qualcuno gli (rubare) la bicicletta. Allora anche io (cominciare) a gridare!

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Coniuga i verbi al trapassato prossimo

 

Quando sono arrivata alla stazione, il treno (partire) da pochi minuti.

Non avevo fame perché (mangiare) troppo a pranzo.

Mario è rimasto addormentato perché (dimenticarsi) di caricare la sveglia.

Ho fatto tardi e quando sono arrivato al cinema, il film (cominciare) da venti minuti.

Gli studenti erano contenti perché (superare) tutti l’esame.

Ho appena finito di leggere il libro che mi (prestare) l’insegnante due settimane fa.

Ieri sera mi sono messa il vestito che (comprare) a Firenze sabato scorso.

Quando Antonio è venuto a casa mia (io-uscire) da poco.

Carlo è tornato indietro perché (dimenticarsi) il telefono in classe.

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Grammatica: passato prossimo e imperfetto.

Social zero: due giorni senza cellulare.

 

Leggi il testo seguente, in cui il giornalista Aldo Cazzullo racconta un esperimento che è stato fatto in due scuole italiane, e completalo con i verbi tra parentesi al passato prossimo o all’imperfetto.

 

«A Goito settanta ragazzi della terza media (accettare) di spegnere il cellulare per due giorni, sotto il controllo di una psicologa dell’ospedale di Mantova. (Loro-riscoprire) il piacere di giocare a pallone, o di fare una partita a carte con il nonno, come non accadeva da quand’erano piccoli. Si sono sentiti liberi da tutto, compreso l’impulso di controllare il telefonino ogni momento.

Ma il vero eroe è il professor Marcello Contento, siciliano di Alcamo, 35 anni, precario da dieci, insegnante di economia aziendale all’Istituto Tecnico Dagomari di Prato, che (proporre) l’esperimento di una settimana senza Internet. Il progetto (avere) un nome spietato: Social Zero. (Essere) un trionfo, almeno a sentire gli allievi.

Mario: «(Io-scoprire) che esistono i cruciverba, il sudoku e il telefono pubblico a monete». Antonio: «(Io-fare) le parole crociate con mia mamma, (noi-passare) un pomeriggio a chiacchierare, non succede mai». Francesca: «Io (parlare) un’ora con mio padre e mio fratello, non mi (capitare) da tempo». Adele: «(Io-fare) tre ricerche, al professore (io-dire) : se lo tenga pure il mio telefonino». Silvano: «(Io-leggere) due libri». Marianna: «Mi sono messa a parlare con la mia compagna di banco, prima (noi-conversare) via WhatsApp anche se (noi-essere) vicine» (perché in effetti anche questo succede: si è talmente abituati a comunicare con le faccine, da non riuscire più a parlare con chi ti sta accanto). Amin: «(Essere) una delle settimane più belle della mia vita, (noi-andare) alla fattoria, al museo e (noi-organizzare) un aperitivo in centro senza social. Ne facciamo un’altra?». Silvia: «(Io-stare) a cena un’ora con i miei. (Loro-essere) felicissimi».

 

Aldo Cazzullo, Metti via quel cellulare. Un papà. Due figli. Una rivoluzione, Milano, Mondadori, 2017, pp. 134-136.

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Coniuga i verbi usando il passato prossimo e l'imperfetto

 

Elena (entrare) in casa e non (vedere) Fido, il suo cucciolo. (Preoccuparsi) molto e (iniziare) a cercarlo dappertutto. (Guardare) nei posti più improbabili senza risultato. Dopo qualche minuto di panico (ricordarsi) di non aver guardato nel posto più ovvio, la cuccia dove infatti (trovare) Fido che (dormire) sereno.

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